REGOLAMENTO DIDATTICO DOTTORATO METODI E METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGIA E STORICO ARTISTICA

ARTICOLO 1

OGGETTO

1. Ai sensi del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di ricerca, il presente Regolamento disciplina gli aspetti organizzativi del dottorato di ricerca in Metodi e Metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica (MeM)
2. Il Dipartimento di riferimento è il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale.
3. L’organo collegiale di gestione del Dottorato è il Collegio di Dottorato, di seguito indicato con CD.
4. La commissione didattica, con funzioni istruttorie, è costituita dal coordinatore e dai responsabili dei curricula designati dal collegio. 5. Il Gruppo di Assicurazione della Qualità della Formazione Dottorale (GAQFD), è costituito dal coordinatore e da due componenti del collegio designati dal collegio. Il GAQFD si occupa del monitoraggio dei dati relativi alle attività del Corso di Dottorato (attività didattiche e servizi di supporto); supporta il Coordinatore nell’analisi e nell’autovalutazione del Corso di Dottorato e svolge il riesame ciclico del Corso, individuando i punti di forza e di debolezza, e le conseguenti azioni di miglioramento, verificandone la corretta attuazione nei confronti di tutte le parti interessate.

ARTICOLO 2

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI, PROFILI PROFESSIONALI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI PREVISTI

Istituito nel 2005, il corso di Dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica è promosso dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale dell’Università di Salerno e si caratterizza per la presenza di un ampio ventaglio di discipline che hanno come oggetto lo studio, l’interpretazione, la valorizzazione e la progettazione nell’ambito dei beni culturali, intesi nell’accezione dinamica e relazionale definita dalla Convenzione di Faro.
Il dottorato in Metodo e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica propone un percorso di alta formazione in grado di fornire strumenti critico-teorici e indicazioni di metodo utili ad affrontare la complessità e le contraddizioni del presente, con particolare attenzione alla ricaduta che le attività di ricerca promosse dal dottorato possono avere non soltanto nella conoscenza e, quindi, nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, letto nella sua storia e interpretato nelle sue prospettive, ma anche nello sviluppo di una società più consapevole ed inclusiva . Vengono quindi valorizzate attraverso mirate attività didattiche e di ricerca competenze scientifiche e capacità progettuali nel campo delle discipline archeologiche, storico artistiche, estetologiche, delle arti visive, del teatro e della musica , privilegiando un approccio critico aperto al confronto e alla molteplicità dei saperi e dei contesti ai fini dello sviluppo di un modo integrato di intervento sul patrimonio culturale.
Il Dottorato intende fornire una formazione scientifica e tecnica dotata di un corredo metodologico ampio e aggiornato e adeguata alle professioni di archeologo, storico dell’arte, critico d’arte, curatore e conservatore di collezioni museali, curatore di mostre e di progetti di divulgazione culturale, storico e critico del teatro, esperto dei sistemi informativi territoriali in relazione ai beni culturali. Il dottorato si propone di rispondere ad una domanda di lavoro altamente qualificato nelle istituzioni deputate alla ricerca e alla formazione (Università, CNR, Istituti di Alta formazione, Accademie di Belle Arti, Conservatori), come anche alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Soprintendenze territoriali preposte ai Beni Archeologici e ai Beni Storico artistici). Inoltre tali figure professionali possono assumere un ruolo direttivo anche nel più articolato e variegato mondo delle Società, Imprese, Organizzazioni culturali, Fondazioni, Amministrazioni regionali e locali che operano nel settore dei Beni culturali incrociando proficuamente pubblico e privato.
Il progetto formativo e di ricerca del dottorato viene ciclicamente aggiornato tenendo conto dell’evoluzione culturale e scientifica delle aree di riferimento, anche attraverso la periodica consultazione delle parti interessate (interne ed esterne) ai profili culturali e professionali in uscita.

ARTICOLO 3

REQUISITI DI AMMISSIONE E MODALITÀ DI VERIFICA

Ai sensi dell’art. 8 del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di ricerca, l’ammissione al dottorato avviene sulla base di una selezione a evidenza pubblica.
La domanda di partecipazione per il dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica può essere presentata, senza limitazioni di cittadinanza, da coloro che, alla data di scadenza del bando, sono in possesso di laurea magistrale o titolo straniero idoneo in: LM-1 Antropologia
LM-2 Archeologia
LM-3 Architettura del paesaggio
LM-4 Architettura
LM-5 Archivistica e biblioteconomia
LM-10 Conservazione dei beni architettonici e ambientali
LM-11 Scienze per la conservazione dei beni culturali
LM-14 Filologia moderna
LM-15 Filologia, letterature e storia dell’antichità
LM-45 Musicologia e beni musicali e L.M. AFAM equipollente
LM-59 Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità
LM-65 Scienze dello spettacolo e produzione multimediale e L.M AFAM equipollente
LM-78 Scienze filosofiche
LM-80 Scienze geografiche
LM-84 Scienze storiche
LM-89 Storia dell’arte e L.M AFAM equipollente
LM-92 Teorie della comunicazione
LMR/02 Conservazione e restauro dei beni culturali
LM-45 Musicologia e beni musicali e LM. AFAM equipollente
2/S (specialistiche in archeologia)
3/S (specialistiche in architettura del paesaggio)
4/S (specialistiche in architettura e ingegneria edile)
10/S (specialistiche in conservazione dei beni architettonici e ambientali)
12/S (specialistiche in conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico) 1
15/S (specialistiche in filologia e letterature dell’antichità)
18/S (specialistiche in filosofia teoretica, morale, politica ed estetica)
51/s (specialistiche in musicologia e beni musicali)
73/S (specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione multimediale)
93/S (specialistiche in storia antica)
95/S (specialistiche in storia dell’arte)
96/S (specialistiche in storia della filosofia)
101/S (specialistiche in teoria della comunicazione)
E’ consigliato un livello di conoscenza di una delle principali lingue europee (Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco) equiparabile al Livello B2.
Il numero dei posti disponibili, il contenuto, i tempi, le modalità di svolgimento della prova concorsuale sono indicati ogni anno sul bando di concorso pubblicato all’Albo di Ateneo e sul sito web del dottorato. Sul bando di concorso sono altresì indicate le scadenze e le modalità per l’immatricolazione al corso e per le eventuali fasi di scorrimento della graduatoria.

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STRUTTURA DEL CORSO

1. La durata legale del Corso di Dottorato è di tre anni.
2. Per il conseguimento del titolo lo studente deve acquisire 180 CFU, riconducibili alle seguenti tipologie di attività formative:
A. Didattica frontale: attività formative caratterizzanti
B. Altre attività formative (TAF F) così articolate:
Seminari convegni e conferenze
Laboratori, workshop
Stage, Attività di tutorato, attività di ricerca presso istituzioni italiane e straniere, pubblicazioni scientifiche
Conoscenze linguistiche
Ricerca personale e redazione della tesi
C. Prova finale
I 180 crediti sono così orientativamente ripartiti:
˗ 60 CFU entro il 1° anno
˗ 60 CFU entro il 2° anno
˗ 60 CFU entro il 3° anno
Il RAD del corso di Dottorato con l’indicazione delle attività previste, dei settori scientifico disciplinari e dell’articolazione dei cfu è riportato nell’Allegato 1 al presente Regolamento.
Nel corso del primo anno il Collegio designa per ciascun dottorando un tutor, scelto fra i componenti del Collegio stesso o fra altri docenti indicati dal Collegio, con il compito di seguire ed orientare nell’attività di ricerca il dottorando; al tutor può essere affiancato un co-tutor.
Il Corso di Dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica favorisce la cooperazione internazionale promuovendo convenzioni e accordi di co-tutela in accordo con quanto indicato nell’articolo 19 del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorati.

ARTICOLO 5

PIANO DI STUDI

Il Corso di Dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica si articola in n. 3 curricula:
A. Archeologia e sistemi territoriali
B. Storia dell’arte, estetica e linguaggi dell’immagine
C. Musicologia e scienze dello spettacolo
Il corso di studio prevede le tipologie di attività formative descritte nell’art. 4 del presente Regolamento.
Le informazioni sugli insegnamenti e le altre attività formative del dottorato di ricerca MeM quali i contenuti, la tipologia di attività didattica (corsi, seminari, laboratori, ecc.), la descrizione delle modalità di accertamento, ecc. sono rese note annualmente sul sito web del corso www.dottoratomem.it
A supporto dei dottorandi è prevista una permanente attività di tutorato che prevede il controllo puntuale e la verifica dello stato di avanzamento delle loro ricerche e della stesura dei testi scritti (cui potrà efficacemente contribuire la partecipazione a convegni e conferenze nonché la redazione e pubblicazione di articoli attinenti), fino al completamento dell’elaborato definitivo e alla sua presentazione alla commissione per l’esame finale.
Corsi di lingua
I dottorandi devono acquisire un livello di conoscenza di una delle principali lingue europee (Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco) più avanzato rispetto a quello posseduto in ingresso. Per ottenere questo obiettivo possono usufruire di corsi di lingua presso il Centro Linguistico di Ateneo, che garantisce la copertura dei costi fino al livello più avanzato. E’suggerito il raggiungimento del livello C1. Su richiesta motivata si può concordare un’altra lingua.

ARTICOLO 6

ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ FORMATIVE / INSEGNAMENTI

1. L’offerta formativa programmata ed erogata viene proposta dalla commissione didattica e approvata dal Collegio. 2. Le attività didattiche del Dottorato di Ricerca hanno inizio di norma il 1° ottobre. 3. La didattica è suddivisa convenzionalmente per ciascun anno di corso in due semestri: l’inizio del primo semestre coincide con l’inizio delle attività didattiche, quello del secondo semestre è fissato di norma nella seconda metà del mese di febbraio. 4. Per ciascun anno accademico il Collegio di Dottorato, nell’ambito del coordinamento esercitato dal Consiglio di Dipartimento e nel rispetto delle delibere del senato accademico in materia, determina il proprio calendario didattico. Il calendario delle attività formative e l’orario delle lezioni sono pubblicati con congruo anticipo sul sito web del Corso. Lo stesso vale per ogni altra attività didattica. 5. L’organizzazione didattica prevede attività condivise dai curricula e attività specialistiche per il singolo curriculum. I corsi specialistici per curricula sono modulati per specifiche linee di approfondimento delle aree tematiche di riferimento.
Assenze
Le assenze alle attività didattiche devono essere precedute da una motivata richiesta di giustifica, indirizzata via mail alla commissione didattica.

ARTICOLO 8

PROVE DI VERIFICA INTERMEDIA

1. Ai sensi dell’art 13, comma 3 e 4 del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di ricerca, alla fine di ciascun anno di corso il dottorando è tenuto a presentare al Collegio una relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti. 2. Sulla base di quanto previsto dall’articolo 4, comma 6, lettera h del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di ricerca, il Collegio delibera l’ammissione all’anno successivo ovvero all’esame finale, nel caso di dottorandi iscritti all’ultimo anno di corso. Un’eventuale valutazione negativa da parte del Collegio comporta l’esclusione dal corso, con perdita della borsa, ove concessa.

ARTICOLO 9

PROVE FINALI

1. Ai sensi dell’art.16 del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di ricerca, il titolo di dottore di ricerca abbreviato con le diciture “Dott.Ric.” ovvero “Ph.D.” è rilasciato dal Rettore a seguito della positiva valutazione di una tesi di ricerca che contribuisca all’avanzamento delle conoscenze o delle metodologie nel campo di indagine prescelto.
2. La tesi di dottorato deve:
a. essere redatta in lingua italiana o inglese o in un’altra lingua previa autorizzazione del collegio dei docenti;
b. essere corredata da una sintesi in lingua italiana e inglese ed eventualmente lingua in cui è redatta la tesi;
c. avere allegata una relazione del dottorando sulle attività svolte nel corso del dottorato e sulle eventuali pubblicazioni.
3. La tesi è valutata da almeno due docenti di elevata qualificazione esterni all’Università di Salerno (valutatori), anche appartenenti a istituzioni estere. I valutatori esprimono un giudizio analitico scritto sulla tesi e ne propongono l’ammissione alla discussione pubblica o il rinvio per un periodo non superiore a sei mesi se ritengono necessarie significative integrazioni o correzioni. Trascorso tale periodo, la tesi è in ogni caso ammessa alla discussione pubblica, corredata da un nuovo parere scritto dei medesimi valutatori, reso alla luce delle correzioni o integrazioni eventualmente apportate.
4. La discussione pubblica si svolge innanzi a una commissione, nominata dal Rettore, su proposta del Collegio, composta secondo quanto previsto dall’articolo 17 del Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato.. Al termine della discussione, la tesi, con motivato giudizio scritto collegiale, è approvata o respinta. Nel caso che la tesi venga respinta, non sarà più possibile discuterla. La commissione, con voto unanime, ha facoltà di attribuire la lode in presenza di risultati di particolare rilievo scientifico. Entro trenta giorni dalla discussione, l’Università provvede al deposito della tesi, anche in formato elettronico, nella banca dati ministeriale e presso le Biblioteche nazionali centrali. Previa autorizzazione del Collegio, possono essere rese indisponibili parti della tesi in relazione all’utilizzo di dati tutelati da segreto industriale ai sensi della normativa vigente in materia.

ARTICOLO 10

SITO WEB DEL CORSO DI STUDIO

1. Tutte le informazioni relative al Dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica sono pubblicate nella pagina web del Dipartimento e sul sito del Dottorato www.dottoratomem.it
2. Prima dell’inizio di ogni anno accademico, sono resi disponibili per la consultazione:
˗ il Regolamento didattico;
˗ il calendario di tutte le attività didattiche programmate e il calendario delle prove finali;
˗ ogni altra informazione sul corso di dottorato.

 

 

 

Corso di Dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica

Offerta formativa 180 cfu

 

Tipologia di Attività Formativa:

Caratterizzanti  ( 1 cfu= 2 ore di lezione frontale)

Altre attività formative (tipo F)

Laboratorio 1 cfu = 4 ore di didattica

Prova finale

 

PRIMO ANNO

30 cfu  ( in comune tra i tre curricula) attività caratterizzante didattica frontale 60 ore

 

La ricerca sulla storia e sui linguaggi delle arti: teorie metodi e prospettive critiche  15 cfu 30 h

(3 moduli da 10  ore: ssds L/ART 04 M/FIL 04)

I modulo 10 ore ssd L/ART 04

II modulo 10 ore ssd L/ART 04

III modulo 10 ore ssd M/FIL 04

Storia, teorie e metodi della ricerca archeologica  15 cfu 30 h (3 moduli da 10  ore ssds L/ANT 07, L/ANT 10)

I modulo 10 h ssd L/ANT 07 Storia della ricerca sull’arte antica.

II modulo 10h. ssd L/ANT 07 Modelli di lettura iconografica e programmi figurativi 

III modulo 10 h ssd L/ANT 10 Storia e sistemi di lettura e interpretazione dei paesaggi 

 

Altre attività formative (tipo F)

10 cfu conoscenze linguistiche

10 cfu seminari, convegni, conferenze 

10 cfu ricerca personale e redazione della tesi

 

SECONDO ANNO

15 cfu (30 ore) didattica frontale attività caratterizzante:

 

Questioni e prospettive storico-critiche della ricerca umanistica 5 cfu 10 ore (in comune ai due curricula)( 2 moduli da 5 ore, ssds M/FIL 03, M/FIL 06)

 

Curriculum Archeologia e sistemi territoriali 10 cfu 20 ore 

 

Analisi filologica dei materiali e modelli interpretativi : 5 cfu 10 ore  

(2 moduli, ssds L/ANT 04, L/ANT 07)

Contesti urbani e territoriali nel Mediterraneo: approcci storici e sistemici , 5 cfu 10 ore 

(due moduli: ssds L/ANT 06, L/ANT 02)

 

Curriculum storia dell’arte, estetica e linguaggi dell’immagine: 10 cfu 20 ore

 

Storia dell’arte in Europa e nei paesi del Mediterraneo in età medievale e moderna 5 cfu 10 ore (2 moduli :ssds. L/ART 01, L/ART 02)

Poetiche e linguaggi delle arti in età contemporanea 5 cfu 10 ore (2 moduli ssds L/ART 03, L/ART 05)

Curriculum Musicologia e scienze dello spettacolo: 10 cfu 20 ore

 

Fonti e metodi della ricerca teatrale e musicale (2 moduli: ssds L/ART 05, M/FIL 06)

Teorie e tecniche performative nella musica e nello spettacolo dell’età contemporanea

(2 moduli: ssds L/ART 05; L/ART 07)

 

15 cfu seminari, convegni, conferenze  

5 cfu laboratori e workshop:   3 cfu  laboratorio di Digital Humanities (12 ore) ; 2 cfu workshop di Progettazione e finanziamento della ricerca (8 ore) 

10 cfu ricerca personale e redazione della tesi 

15 cfu Stage, attività di tutorato, attività di ricerca presso istituzioni italiane e straniere, pubblicazioni scientifiche

 

TERZO ANNO

10 cfu seminari

10 cfu Stage, attività di tutorato, Attività di ricerca presso istituzioni italiane e straniere, pubblicazioni scientifiche

10 cfu ricerca personale e redazione della tesi

30 cfu prova finale 

 

B = attività formative caratterizzanti 45 cfu 

E = prova finale 30

F = altre attività 115 cfu

 

    • Il passaggio di anno prevede l’acquisizione di 60 cfu. In casi motivati, si può procedere al passaggio con 50 cfu prevedendo il recupero dei 10 cfu mancanti nel successivo anno accademico.

 

  • I cfu relativi alle attività caratterizzanti (didattica frontale) vengono acquisiti in seguito al superamento di un colloquio di valutazione. Non sono previsti voti.

 

  • I cfu relativi ai seminari, alle conferenze, ai convegni, ai laboratori e ai workshop  vengono acquisiti in seguito alla registrazione delle presenze. Il numero di cfu per ciascuna attività è precisato nel programma
  • I cfu relativi alla ricerca individuale e a stage, attività di tutorato, attività di ricerca presso istituzioni italiane e straniere, pubblicazioni scientifiche vengono riconosciuti dal collegio su proposta del tutor
  • I cfu relativi alle conoscenze linguistiche (avanzamento del livello delle conoscenze) vengono acquisiti in seguito a presentazione di attestazione relativa alla frequenza di un corso presso il CLA o attraverso la presentazione di certificazione prodotta da un ente certificatore riconosciuto dal MUR.

 

Contributi a pubblicazioni

 

Il dottorato MeM sostiene le pubblicazioni dei dottorandi e dei neo dottori di ricerca attraverso l’erogazione di un contributo di euro 500 deliberato dal Collegio.

 

Dottorandi di ricerca

Il contributo verrà accordato previa richiesta motivata del  tutor accademico inviata al Coordinatore. La richiesta dovrà attestare la qualità scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione del dottorando. 

 

Dottori di ricerca

Il dottore di ricerca che ha concluso il suo percorso negli ultimi due cicli dottorali può usufruire di un contributo per la pubblicazione dei risultati della sua ricerca. Per poter accedere al finanziamento, all’esame finale il lavoro di tesi dovrà essere stato valutato  “Eccellente” o “Ottimo”. La richiesta dovrà essere presentata dal tutor della tesi al Coordinatore e dovrà attestare la qualità scientifica della collocazione editoriale della pubblicazione. Nel caso di monografie, il volume dovrà prevedere una presentazione da parte del tutor o di un componente del collegio. 

Tutti i prodotti che ottengono il contributo devono riportare la dicitura Pubblicato con il contributo del Dottorato in Metodi e Metodologie per la ricerca archeologica e storico-artistica,  DISPAC  – Università degli Studi di Salerno eventualmente accompagnata dal logo del dottorato.