Istituito nel 2005, il corso di Dottorato in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica è promosso dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale dell’Università di Salerno e si caratterizza per la presenza di un ampio ventaglio di discipline che hanno come oggetto lo studio, l’interpretazione, la valorizzazione e la progettazione nell’ambito dei beni culturali, intesi nell’accezione dinamica e relazionale definita dalla Convenzione di Faro. Ai giovani ricercatori il dottorato in Metodo e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica propone un percorso di alta formazione in grado di fornire strumenti critico-teorici e indicazioni di metodo utili ad affrontare la complessità e le contraddizioni del presente, con particolare attenzione alla ricaduta che le attività di ricerca promosse dal dottorato possono avere non soltanto nella conoscenza e, quindi, nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, letto nella sua storia e interpretato nelle sue prospettive, ma anche nello sviluppo di una società più consapevole, democratica ed inclusiva .

Vengono quindi valorizzate attraverso mirate attività didattiche e di ricerca competenze scientifiche e capacità progettuali nel campo delle discipline archeologiche, storico artistiche, estetologiche, delle arti visive e del teatro, privilegiando un approccio critico aperto al confronto e alla molteplicità dei saperi e dei contesti.

Ricerca e didattica si muovono in costante confronto e il Dottorato sviluppa al massimo livello metodologie, conoscenze e buone pratiche che sono proprie del Dipartimento di Scienze del Patrimonio del Culturale, di cui condivide la visione olistica e la pluralità degli approcci nella formazione, nella ricerca e nelle attività di diffusione delle conoscenze relative al sistema complesso dei beni culturali.

Il collegio docenti del Dottorato accoglie anche studiosi provenienti da altri Atenei e Enti di Ricerca italiani e stranieri, ricercatori accomunati da una visione dei beni culturali che, muovendo dalla conoscenza metodologicamente fondata sulle singole discipline, si apre ai temi della gestione e valorizzazione del patrimonio nelle sue diverse articolazioni.


Strutturato in tre curricula –  Archeologia e sistemi territoriali; Storia dell’arte, estetica e linguaggi dell’immagine, Musicologia e scienze dello spettacolo – il corso di dottorato è in particolare finalizzato alla formazione di giovani ricercatori che, nell’ambito del patrimonio archeologico così come nel contesto degli studi sulle pratiche e le teorie dell’arte, sulla musica e sulle discipline dello spettacolo, sappiano elaborare e utilizzare in modo autonomo ed originale metodi di studio che consentano loro di lavorare alla ricerca in un’ottica europea e globale. Il dottorato propone quindi un programma di corsi e seminari con un approccio interdisciplinare e con un taglio internazionale, finalizzato alla produzione di ricerche in cui venga affrontata con lucidità critica la ricchezza di significato del patrimonio culturale e il suo valore nello sviluppo armonico della società “planetaria” (Morin).

Il dottorato è stato coordinato da Angela Pontrandolfo e da Mauro Menichetti ed è attualmente coordinato da Stefania Zuliani.

Sbocchi professionali 

Il Dottorato intende fornire una formazione scientifica e tecnica dotata di un corredo metodologico ampio e aggiornato e adeguata alle professioni di archeologo, storico dell’arte, critico d’arte, curatore e conservatore di collezioni museali, curatore di mostre e di progetti di divulgazione culturale, musicologo, storico del teatro, esperto dei sistemi informativi territoriali in relazione ai beni culturali. Il dottorato si propone di rispondere ad una domanda di lavoro altamente qualificato nelle istituzioni deputate alla ricerca e alla formazione (Università, CNR, Istituti di Alta formazione, Accademie di Belle Arti, Conservatori), come anche alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Soprintendenze territoriali preposte ai Beni Archeologici e ai Beni Storico artistici, Enti Lirici e Teatrali). Inoltre tali figure professionali possono assumere un ruolo direttivo anche nel più articolato e variegato mondo delle Società, Imprese, Organizzazioni culturali, Fondazioni, Amministrazioni regionali e locali che operano nel settore dei Beni culturali incrociando proficuamente pubblico e privato.