Genius Loci. Genealogia di un’idea

Lunedì 23 novembre 2020 ore 15,30

Stefano Chiodi (Università RomaTre)

Discussant Stefania Zuliani

L’autonarrazione italiana ha trovato un singolare punto di equilibrio nella nozione di genius loci. Tanto nella pratica che nella critica dell’arte (e da un certo punto in poi nelle retoriche di pubblicità e marketing), il genius loci ha finito infatti per rappresentare nel corso del XX secolo una sorta di soluzione immaginaria, insieme una scappatoia e uno scongiuro, uno slogan e uno spunto polemico, alla sempre più pressante questione dell’identità dell’arte made in Italy nell’epoca di una incipiente e poi conclamata erosione delle nozioni di appartenenza territoriale, di continuità, di durata.

Stefano Chiodi insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università Roma Tre. Ha pubblicato numerosi saggi sull’arte e la cultura visiva tra primo e secondo Novecento, ha curato mostre ( la più recente è Alberto Boatto, Lo sguardo dal di fuori, attualmente in corso al MAXXI, Roma) e convegni. Scrive su “il manifesto”, “il verri” e altre testate. Ha fondato www.doppiozero.com.

Lo studio della moneta tra scienza e ideologia nel XX secolo

Martedì 24 novembre 2020 ore 10,00

Adriano Savio (già Università Statale di Milano)

Discussant Renata Cantilena

Il tema “Lo studio della moneta tra scienza e ideologia nel XX secolo” viene affrontato cercando di delineare lo sviluppo della numismatica scientifica nel 1900, illustrato nel contesto degli avvenimenti storici e delle ideologie al potere, con una particolare attenzione per i condizionamenti subiti dagli antichisti negli stati totalitari (Germania, Italia, Stato di Vichy) o per la loro adesione alle dittature; il “tradimento dei chierici” secondo la famosa definizione di Julien Benda.

Adriano Savio, tra i più importanti numismatici italiani, ha insegnato Numismatica Antica all’Università Statale di Milano ed è componente nel comitato scientifico della prestigiosa Rivista Italiana di Numismatica, di cui è stato anche direttore dal 2007 al 2018. E’ autore di numerose monografie e di interventi di storia monetaria e di attualità economica per quotidiani e riviste specializzate

“Gratiosa Venustà”. Percezione della classicità e modelli di risemantizzazione in un’allegoria di Cesare Ripa

Martedì 24 novembre 2020, ore 15,30

Marco Giuman (Università di Cagliari)

Discussant Mauro Menichetti, Michele Scafuro

La “Iconologia, overo descrittione dell’imagini universali cavate dall’antichità et da altri luoghi”, data alle stampe per la prima volta nel 1583 da Cesare Ripa, costituisce notoriamente un’opera fondamentale per la comprensione dei processi di selezione e di risematizzazione che caratterizzano la percezione della classicità nell’età del Rinascimento. Particolarmente interessante, a tale proposito, sembra proporsi l’analisi dell’allegoria di Venustà, figura che ben riassume tradizione classica e sensibilità rinascimentale.

Marco Giuman è docente di Archeologia Classica all’Università degli Studi di Cagliari, dove dal 2018 dirige la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici. Si occupa principalmente di analisi dei modelli cognitivi e di fruizione dell’immagine nel mondo classico, di interrelazione tra immagine, culto e rito nell‘antichità. Dirige il “Nora Isthmos Project”, missione archeologica dell’Ateneo di Cagliari presso l’antico sito punico-romano di Nora in collaborazione con le  Università di Alicante e Kingston.

Presentazione delle ricerche dei dottorandi del XXXVI ciclo

Mercoledì 25 novembre 2020, ore 10

10,00 Giada Policicchio, Le mostre d’arte antica in Italia dal 1861 al 1922 e la riscoperta del Seicento

10,20 Lucrezia Not, Per una nuova prospettiva storico-artistica: l’incidenza delle traduzioni di autori warburghiani in Italia. 

10,40 Oriana Cerbone, La carta archeologica dell’alta  valle del Tammaro per la pianificazione e  la governance territoriale delle aree interne

11,00 Mario Perna Edward Gordon Craig e il Modernismo. Intersezioni artistiche del primo Novecento

11,20 Michele Pellegrino, P.I.E.T.R.A. (Preistoria, Identità e Territorio nella Ricerca Archeologica): Archeologia dei paesaggi e dinamiche culturali insediative in età pre-prostorica nella Murgia nord-barese (Puglia, Italia)

11,40 Peng Wang  Il Padiglione della Repubblica popolare cinese alla Biennale di Venezia (1993- 2023) : arte scienza tecnologia.

12,00 Ivan Calogero Tornese, Κτίσεις. La colonizzazione greca in Occidente (VIII-VII sec. a.C.): modelli e approcci all’analisi del fenomeno fra tensioni revisioniste e interpretazione dei realia

12,20 J.C. Aleman Jzquierdo, I modelli scenografici dell’architettura ellenistica e la loro ricezione nello Mediterraneo centrale e occidentale. Il caso del santuario di Atargatis a Carthago Nova.

Museo come luogo di azione: il Muquifu – Museu dos Quilombos e Favelas Urbanos di Belo Horizonte

Venerdì 27 novembre 2020, ore 10,30

Giuliana Tomasella (Università degli Studi di Padova)

Discussant Antonella Trotta, Stefania Zuliani

Che cos’è il Muquifu? È un museo inusuale, frutto di una sfida e di una passione, creato per rovesciare alcuni stereotipi e luoghi comuni e per opporsi all’ingiustizia sociale. Un luogo di azione e non di contemplazione, che vuole valorizzare le risorse immateriali del vissuto di una grande favela di Belo Horizonte, recuperando e rilanciando storie, progetti, percorsi individuali e collettivi: dalle radici del Quilombo, nome con cui si indicano i primi insediamenti degli ex-schiavi africani in Brasile, nati all’insegna della ritrovata libertà, alle prospettive negate di un futuro che sembra appartenere solo a chi è ricco e bianco. Il Muquifu offre uno scarto, un rovesciamento di prospettiva, che guida il nostro sguardo dal centro alla periferia.

Giuliana Tomasella insegna Storia della critica d’arte e Museologia e storia del collezionismo all’Università di Padova, è attualmente direttore del Centro di Ateneo per i Musei. Le sue ricerche si sono concentrate sulla revisione del concetto di modernità all’indomani del primo conflitto mondiale e sulla politica espositiva del fascismo. Negli ultimi anni si è aperta alla riflessione sugli esperimenti di museografia sociale e partecipativa.  Di recente ha pubblicato il volume Esporre l’Italia coloniale. Interpretazioni dell’alterità.

Memoria, retorica, conservazione: l’arredo liturgico medievale dalla Controriforma al post-Vaticano II

Lunedì 30 novembre 2020, ore 10,30

Manuela Gianandrea (Università La Sapienza, Roma) Elisabetta Scirocco (Bibliotheca Hertziana, Roma)

Discussant Francesca Dell’Acqua

Nei numerosi momenti in cui la committenza artistica si è volta a un recupero e a una rivitalizzazione delle origini cristiane, gli arredi liturgici tardoantichi e medievali sono spesso divenuti voci chiare di un passato da rievocare e simboli altrettanto loquaci di un’identità religiosa e culturale delle origini. Ripercorrendo le complesse ed alterne fasi vissute dagli arredi liturgici medievali , si nota comeessi da sistema organico finalizzato a plasmare lo spazio sacro divengano prima strumentali memorie identitarie di un passato da riproporre e poi oggetto che sintetizza in modo retorico la funzione liturgica e il richiamo storico alla Chiesa locale. Si tratta di un’indagine che in questa occasione si concentra su due realtà culturali specifiche. Una di esse non poteva che individuarsi in Roma e nell’antico Stato Pontificio, costante polopropulsore e modello di riferimento: l’altra è la Campania, nella sua identità storica, alla ricerca di un territorio geograficamente e culturalmente a cavallo tra il Patrimonio della Chiesa e il Meridione d’Italia.

Manuela Gianandrea, professoressa di Storia dell’arte medievale, coordinatrice del Dottorato di ricerca in Storia dell’arte, vicedirettrice del Dipartimento SARAS (StoriaAntropologia Religioni Arte Spettacolo), Sapienza Università di Roma.

Elisabetta Scirocco, ricercatrice-assistente scientifico Dipartimento Michalsky, Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’arte.

Seminario Rileggendo Kubler sessant’anni dopo. Una discussione con i dottorandi

Martedì 1 dicembre 2020, ore 10,30

a cura di Francesca Dell’Acqua (Università di Salerno)

Il seminario intende proporre ai dottorandi una discussione sulle questioni complesse che emergono dalla lettura del libro di George Kubler The Shape of Time, pubblicato negli Stati Uniti nel 1962 e tradotto in Italia nel 1976 con il titolo La forma del tempo. La storia dell’arte e la storia delle cose accompagnato da un’importante nota di Giovanni Previtali.

Lo spettacolo tra immagine, intermedialità e immersività: elementi per un nuovo patto spettatoriale

Mercoledì 2 dicembre 2020, ore 10,30

Antonio Pizzo (Università degli Studi di Torino)

Discussant Annamaria Sapienza

Un ampio spettro delle performance teatrali dell’ultimo decennio è stato inscritto nella definizione “drammaturgia dell’partecipazione” o “theatre of engagement”. Spesso si tratta di spettacoli in cui questa partecipazione è mediata dalla tecnologia. Spettacoli in cui il pubblico interviene con il cellulare, performance che iniziano su internet e terminano in uno spazio teatrale, eventi in cui il pubblico partecipa mediante l’esplorazione di spazi virtuali e reali. Le nuove configurazioni non riguardano soltanto l’aspetto produttivo e creativo ma richiedono anche l’elaborazione di un nuovo patto spettatoriale.

Antonio Pizzo insegna Teatro e multimedia all’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni Teatro e mondo digitale. Attori scena e pubblico (2003)  Scarpetta e Sciosciammocca: nascita di un buffo (2009), Neodrammatico digitale. Scena multimediale e racconto interattivo (2013), Il teatro gay in Italia. Testi e documenti (2019).

Sulle tracce del pensiero di Mario Alberto Pavone

Giovedì 3 dicembre 2020, ore 10,30

in occasione della pubblicazione del volume Lo sguardo di Orione. Studi di storia dell’arte per

Mario Alberto Pavone a cura di Adriano Amendola, Loredana Lorizzo, Donato Salvatore

Saluti istituzionali:

Vincenzo Loia, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno;

Luca Cerchiai, Direttore DISPAC – Università degli Studi di Salerno

Cristina Galassi, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università degli Studi di Perugia

Interventi :

Maria Concetta Di Natale (Università degli Studi di Palermo),

 Elena Fumagalli(Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia),

 Alessandro Tomei (Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara)

Coordina:  Stefania Zuliani

in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università degli

Studi di Perugia

 

L’occasione della pubblicazione del volume Lo sguardo di Orione. Studi di storia dell’arte per Mario Alberto Pavone, a cura di Adriano Amendola, Loredana Lorizzo, Donato Salvatore, edito da De Luca editori d’arte nella collana Vedere e rivedere, offre lo spunto per ricordare il magistero di Mario Alberto Pavone, docente di Storia dell’arte moderna dell’ateneo salernitano, scomparso tanto improvvisamente quanto prematuramente nel 2019. La raccolta di studi a lui dedicata ne riflette gli ambiti di ricerca affrontati nel corso della lunga carriera accademica, coprendo un arco cronologico ampio, dal Medioevo al contemporaneo e un vasto ambito geografico. L’arte meridionale, il collezionismo e l’iconografia sono le sezioni tematiche che scandiscono il volume e sulle quali si muoveranno gli interventi degli studiosi e colleghi Maria Concetta Di Natale (Università degli Studi di Palermo), Elena Fumagalli (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Alessandro Tomei (Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara) che tracceranno opere, contesti e questioni critiche poste dai molti saggi che compongono un caleidoscopico universo storico artistico.

Presentazione delle ricerche.

Lunedì 26 ottobre, h. 10,00

10,00-10,20  Mariantonietta Brandonisio, Da Madrid a Paestum: nuove tecnologie per la fruizione e valorizzazione della collezione archeologica di Paestum del Marchese di Salamanca, tutor  Antonia Serritella

discussione

10,30- 10,50 Lorenzo Fornaciari, “Formazione – Trasformazione – Rappresentazione di un paesaggio urbano: le pendici nord-orientali del Palatino e l’area delle Terme di Elagabalo”

tutor Alfonso Santoriello

discussione

11,00- 11,20  Dina Galdi, Produzioni anforarie bollate del Mediterraneo orientale (III-I sec. a.C.) in Italia

tutor Luigi Vecchio

discussione

11,30-11,50 Alexia Giglio, Riscoprire i beni culturali invisibili: le collezioni vascolari nei depositi dei Musei Campani

tutor Eliana Mugione

discussione

12,00-12,20 Regina Klingraben, Lo sviluppo del Quartiere orientale di Velia nell’età romana

tutor Fausto Longo

discussione

12,30-12,50  Anna Serra, Le sepolture infantili in Etruria Padana fra VI-III sec. a.C.

Carmine Pellegrino

Discussione

13,00-13,20 Marianna Vigorito, RuralApp. Per una valorizzazione innovativa dei paesaggi rurali storici: il territorio del Sannio

tutor Alfonso Santoriello

L’Italia adriatica tra Roma e il mondo ellenistico.

Martedì 27 ottobre, h. 16,00

Fabio Colivicchi (Queen’s University at Kingston, Canada)

Discussant Mauro Menichetti

Fabio Colivicchi è Professor di Archeologia Classica presso la Queen’s University a Kingston, Ontario (Canada) università per la quale dal  2011 dirige un progetto di scavo nell’area urbana di Cerveteri. .L’attività di ricerca di Colivicchi comprende studi sull’organizzazione del territorio e la formazione urbana nel mondo italico preromano, nell’area etrusca e in quella greco-coloniale anche in riferimento a processi di ellenizzazione e romanizzazione. Altrettanto importanti gli studi sulla cultura materiale, in particolare relativamente ai bronzi, agli alabastra, agli avori e ai vetri. I vari filoni di ricerca confluiscono in modo esemplare nello studio dedicato alla necropoli di Ancona, tra IV e I secolo a.C., che riesce a ricostruire un importante contesto di area adriatica unitamente alle sue ampie e variegate connessioni col mondo italico, etrusco-romano e greco-coloniale. Proprio all’importante contributo dedicato all’area adriatica sarà dedicata la lezione dal titolo L’Italia adriatica tra Roma e il mondo ellenico (discussant Mauro Menichetti).

Presentazione delle ricerche.

Martedì 27 ottobre, h. 10,00

10,00-10,20 Dario Cantarella, Analisi delle modalità di intervento innovativo per la conoscenza del patrimonio museale attraverso la sperimentazione di nuove tecnologie in merito alle relazioni tra Napoli e Malta.

tutor Loredana Lorizzo

Discussione

10,30- 10,50 Angelo Di Modica, rancesco Lo Savio. Esperienze pittoriche post-informali a Roma alla fine degli anni ’50

tutor Maria Passaro

Discussione

11,00-11,50 Saverio Macrì, Individuazione, tecnica e interattività a partire da Gilbert Simondon 

tutor Roberto Diodato

Discussione

12,00- 12,20 Ilaria Telesca, Committenza, collezionismo ed esportazioni di opere d’arte nella Napoli degli Asburgo d’Austria (1707-1734)

tutor Adriano Amendola

Discussione

12,30-12,50 Marina D’Anzilio, Scultura funeraria angioina: la committenza Sanseverino

tutor Francesca Dell’Acqua

discussione

Presentazione delle ricerche.

Mercoledì 28 ottobre, h. 10,00

10,0-10,20 Beatriz Calvo Bartolomé, La pittura italiana nella collezione del conte de Monterrey. Fortuna e dispersione.

tutor Antonella Trotta

Discussione

10,30-10,50, Pina De Angelis, Paolo de Matteis e la produzione artistica spagnola

tutor Donato Salvatore

discussione

11,00- 11,20 Antonella Massanova, Armi da Paestum. Distribuzione, produzione e significato delle armi provenienti da contesti pestani di età arcaica e classica (VI-IV sec. a.C.)

tutor Alfonso Santoriello

Discussione

11,30-11,50 Marina Covolan, Tra utilitas, distributio e perpetuitas: l’impiego del tufo giallo napoletano nell’edilizia romana in Campania

tutor Alfonso Santoriello

Discussione

12,00- 12,20 Alessia D’Antonio, Armi da Paestum. Distribuzione, produzione e significato delle armi provenienti da contesti pestani di età arcaica e classica (VI-IV sec. a.C.)

tutor Fausto Longo

Discussione

Presentazione delle ricerche.

Giovedì 29 ottobre, h. 10,00

10,00-10,20 Daniele Bursich, Nuovi elementi d’indagine urbanistica per l’Acropoli di Selinunte

tutor Fausto Longo

Discussione

10,30-10,50 Colette Manciero, Organizzazione e trasformazione della Messarà occidentale di Creta tra età bizantina e veneziana

tutor Antonia Serritella

Discussione

11,00-11,20 Gianpaolo Cacciottolo, Curatela e curatori d’arte contemporanea: traiettorie italiane.

tutor Stefania Zuliani

Discussione

11,30- 11,50 Colicino Giuliano, Gli incisori e il mercato delle stampe nel Viceregno di Napoli (1656 – 1734)

tutor Loredana Lorizzo

Discussione

12,00-12,20 Matisse Huisken, Migrazini in arte, critica e politica tral’Italia e i Paesi Bassi, 1934-1969: il caso di Fred Carasso  tutor Stefania Zuliani, Arnold Witte

Discussione

Tiepolo a Milano.

Giovedì 29 ottobre, h. 15,30

Lorenzo Finocchi Ghersi (Università IULM, Milano)

Discussant Adriano Amendola

Professore ordinario di Storia dell’Arte moderna all’Università IULM di Milano Lorenzo Finocchi Ghersi ha dedicato importanti studi alla storia dell’arte italiana nei secoli XV-XVIII, con particolare interesse per la pittura e la decorazione a Roma e Venezia. Il volume Tiepolo a Milano (Roma, 2016).è oggi di grande attualità per l’imminente apertura della mostra Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa alle Gallerie d’Italia di Milano, che intende celebrare l’artista nel suo straordinario percorso italiano ed europeo. Di questo argomento Finocchi Ghersi discuterà in dialogo con Adriano Amendola in una lezione che evidenzierà come la presenza milanese di Tiepolo sia legata alla sua affermazione come frescante che portò l’artista ad ottenere importanti incarichi fuori Venezia e in particolare proprio a Milano, dove intervenne nei palazzi Archinto, Casati e Clerici.

Il tempo che resta. Immagini del tempo in alcune operazioni artistiche contemporanee.

Martedì 30 giugno, h. 10,30
Roberto Diodato, Università Cattolica di Milano
Discussant Pina De Luca

Musei ed aree archeologiche tra le due guerre. Allestimenti, comunicazione e pubblico in alcuni esempi campani.

Lunedì 29 giugno, h. 10,30
Nadia Barrella, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Discussant Antonella Trotta

D.E.S.Y. Studi e abitazioni dei creativi. Pratiche interdisciplinari di valorizzazione

Venerdì 26 giugno, h. 16,30
Anna Mazzanti con Alessandra Spagnoli e Raffaella Trocchianesi, Politecnico di Milano – Scuola di Design
Discussant Stefania Zuliani

K. Kavafis, Oroferne e un uso rituale della moneta greca.

Venerdì 26 giugno, h. 10,30
Renata Cantilena, Università di Salerno
Discussant Fausto Longo

Identità in mostra. Immagini in trasformazione dell’Italia e degli italiani nelle esposizioni fiorentine tra il 1911 e il 1942

Mercoledì 24 giugno, h. 10 30
Cristiano Giometti, Università di Firenze
Discussant Adriano Amendola

Light si Back: la luce al servizio dell’arte e dell’architettura

Martedì 23 giugno, h. 10,30
Laura Cinquarla, Knowledge Network Manager, iGuzzini illuminazione spa
Discussant Anna Santucci

in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici

“Nero tragicus cantor”

Lunedì 22 giugno h. 10,30
Stefano Mazzoni, Università di Firenze
Discussant Isabella Innamorati

Progetto MemO. Studio e valorizzazione della ceramica greca e magno-greca nei musei del Veneto: selezione di forme e iconografie

Giovedì 28 maggio, ore 16,30
Monica Salvadori, Monica Baggio (Università di Padova)

Discussant Mauro Menichetti

Presentazione e discussione delle ricerche dei dottorandi

Martedì 26 e mercoledì 27 maggio ore 10-13: 15-17

L’esperienza del territorio, l’esperienza dei musei

Lunedì 25 maggio, h. 15
Antonella Cucciniello, Direttrice del Polo Museale della Calabria

Discussant Donato Salvatore

I costi dell’arte. Economia della bellezza nel mondo greco

Lunedì 25 maggio, h. 10,30
Giovanni Marginesu, Università di Sassari

Discussant Renata Cantilena

in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici